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Vernici Antivegetative. Una panoramica sui prodotti migliori

Appplicazione Vernice Antivegetativa
C’è una bella differenza tra la carena della nostra barca appena acquistata nuova e quella che tiriamo su a fine stagione.

Non c’è scampo, in qualsiasi acque abbiamo navigato, sia dolci che più o meno salate, più o meno limpide, il risultato sarà lo stesso. La carena sarà sporca. Nella migliore delle ipotesi, se la barca l’abbiamo usata tanto, avremo un po’ di limo che viene via subito, se invece, come spesso accade, l’abbiamo usata solo un mese l’anno e qualche altro fine settimana, allora avremo il solito corollario di incrostazioni più o meno abbondanti, più o meno dure.

L’importanza della pulizia della carena pone la questione ai primi posti nella gestione di una barca, che sia di 6 o di 60 metri.

Il limo e le incrostazioni appesantiscono lo scafo, lo rallentano (a vela la differenza è abissale) e di conseguenza, se a motore, ne aumentano i consumi a dismisura. Oltre a queste problematiche costose, se non si pulisce la carena con regolarità avremo d conseguenza altri danni, ben più importanti in termini di valore del manufatto e apriremo la via all’osmosi che, nel tempo, svaluterà tantissimo la barca e ci porterà ad affrontare lavori ben più importanti e costosi.
Non ci sono quindi scuse per rimandare continuamente un lavoro che tutto sommato, se fatto con regolarità e bene, non è né complicato, né costoso.
Inoltre, coi prodotti che ci sono in commercio, il risultato è pressoché garantito.

Ma facciamo prima una doverosa premessa.

Ogni barca nasce con uno scopo. Il progetto prevede l’uso del manufatto. Nel senso che non andremo a fare una traina con un Magnum Marine e neanche a fare una regata in torno al mondo con un panettone da crociera. Ogni scafo è progettato per velocità diverse e così, anche noi nella scelta dell’antivegetativa, dovremmo assolutamente rispettare questo criterio.

La prima grande differenza è quella tra le vernici antivegetative autoleviganti e quelle a matrice dura.

In cosa consiste questa differenza?

Le antivegetative autoleviganti o, anche, idrosolubili o autopulenti

Questo tipo di vernici hanno un doppio effetto, oltre al loro effetto chimico, dovuto alla loro composizione, hanno un secondo effetto meccanico, cioè si sciolgono, si disfano (a livello microscopico) rigenerando un film integro per resistere agli attacchi del fouling. Per queste particolarità  sono molto adatte a barche da crociera di tutti i tipi ma non sono adatte per barche veloci. Inoltre, a fine stagione, al momento dell’alaggio, il film rimasto sarà veramente sottile e rimuoverlo per preparare la carena sarà uno scherzo.

In questo tipo di antivegetative troviamo:

Se ci spostiamo su prodotti ad uso professionale, sempre per le autoleviganti troviamo sia la  Hempel 1000 Professional  che la Aemme Venox Super.

Le antivegetative a matrice dura

Questa tipologia di vernice antivegetativa è particolarmente adatta e indicata per le barche veloci e velocissime.

Per questo tipo di scafi una matrice morbida avrebbe vita molto breve e, di conseguenza, saremo costretti a cambiare prodotto. Il prodotto si chiama infatti “a matrice dura”.
Questo tipo di vernici, adatte in genere a motoscafi, agisce solo a livello chimico e non subisce l’effetto ablativo (riduzione dello spessore) tipico di quelle morbide. Per altro resistono molto alle abrasioni dei frequenti alaggi e soffrono meno le variazioni della salinità o della temperatura dell’acqua.

In questo panorama, abbiamo ottime soluzioni per tutte le tasche:


Tuttavia, Attenzione!

Prima di chiudere l’argomento volevo ricordare che tutti questi tipi di vernici sono adatte a tutti i materiali di scafo ma NON SONO ADATTE AGLI SCAFI IN METALLO.

Se infatti i biocidi metallici presenti nella composizione, entrano in contatto col metallo dello scafo (acciaio, alluminio) si innescherà un processo di corrosione galvanica che in poco tempo comprometterà tutta la carena. Per gli assi, per le eliche e per tutte le parti metalliche immerse, vale lo stesso discorso.

La soluzione? Chiedete sempre un prodotto specifico!

 

Marco Scanu, diplomato al nautico, conduttore imbarcazioni, si occupa di comunicazione soprattutto in campo nautico



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