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La Protezione Catodica

Tutto il mondo è un campo magnetico e tutti i metalli sono conduttori, più o meno efficienti. Anche noi stessi, il nostro corpo, siamo conduttori elettrici, siamo al 70% fatti di acqua che, come sapete conduce bene l’energia elettrica.

Ma tornando ai metalli, per effetto delle correnti galvaniche che si formano in natura quando due metalli di diverso potenziale elettrico si trovano a contatto con un elettrolita (acqua, ma anche aria umida), il metallo più tenero, tenderà a sciogliersi e, col tempo a disperdersi nell’elettrolita.
È il caso degli accoppiamenti tra alluminio e acciaio (molto comune in barca) bronzo e alluminio ecc …

Se non avete chiara la scala della durezza dei metalli ve la riassumo di seguito, dal più nobile e perfetto conduttore al più decadente

1. grafite - oro - platino
2- titanio puro
3- argento
4- aisi 316 passivato
5- aisi 304 passivato
6- nikel passivato
7- rame - bronzi
8- nikel attivato
9- piombo
10- aisi 316 attivo
11- ghisa - acc. al carb. - ferro
12- aisi 304 attivo
13- ghisa Ni
14- cadmio
15- alluminio 99%
16- zinco
17- magnesio e sue leghe
(fonte Stefano Cerulli, perito marine partner)

 

Va da sé che un accoppiamento Inox 316 e alluminio (comunissimo in tutte le imbarcazioni) sarà soggetto a fortissime correnti galvaniche in quanto i due metalli sono molto distanti nella scala e la loro differenza di potenziale è elevata. L’alluminio si corroderà velocemente lasciando al suo posto un bel buco.

Che fare quindi?

Se abbiamo acquistato una barca nuova non dovremmo avere sorprese per diversi anni in quanto il cantiere avrà separato i due materiali con un sottile foglio di teflon o di nylon oppure con un’apposita pasta tipo Durlac. Se la barca è usata e datata sarà indispensabile smontare tutte le giunzioni acciaio / alluminio per controllare lo stato dei rivetti e rifare l’operazione prendendo le precauzioni del caso. Se dovete rivettare ci sono due regole primarie:

1 - Il rivetto deve essere di materiale più nobile di quello del supporto. Usate i rivetti in bronzo sull’alluminio ecc …
2 - Il chiodo del rivetto deve essere dello stesso materiale della camicia.

Ma che dire del nostro scafo in plastica?

È anch’esso soggetto alle correnti vaganti, anche se non navighiamo; infatti il solo fatto di essere in acqua, di essere per la maggior parte del tempo collegati alla corrente di banchina (tenetela il meno possibile e staccate il cavo ogni tanto. L’interruttore non basta) espone le nostre appendici allo stesso problema. Sott’acqua infatti ci sono metalli, e tanti:


1- Bulbo (ghisa o piombo)
2- Asse dell’elica ed elica (bronzo o inox)
3- Flap
4- Piedi poppieri
5- Prese a mare
6- Appendici varie

 

Che fare dunque?

In nostro soccorso viene l’ultimo dei metalli lavorabili lo zinco. (In effetti l’ultimo è il magnesio ma si usa solo come legante per ferro, oppure in acqua dolce). Lo zinco è economico e si sacrifica volentieri. Le correnti che girano intorno alla nostra barca, prima di attaccare i metalli preziosi o nobili, attaccheranno il più “digeribile”, lo zinco appunto. Per questo, ogni volta che alate la barca per fare i lavori di carena, sarà indispensabile controllare e sostituire, quando necessario, gli zinchi consumati.

Detto questo bisogna ricordare che le correnti galvaniche in porto si generano anche tra barche vicine tra loro ed entrambe collegate a terra, alla colonnina per intenderci.
Se tra due barche collegate a terra la prima ha l’elica in alluminio e la seconda in acciaio inox, quella con l’elica in alluminio (o bronzo, sempre più tenero dell’inox) sarà inevitabilmente attaccata. Quindi attenzione allo stile dei vostri vicini di banchina.

E il vostro impianto elettrico in che stato è?

Sarebbe auspicabile che tutto l’impianto fosse collegato a massa e che la massa potesse scaricare su un anodo sacrificale di zinco. Uno all’inizio del circuito e uno alla fine. Controllate spesso interruttori, collegamenti vari. Se ci sono tracce di ruggine o peggio incrostazioni verdognole, il vostro impianto va rivisto perché l’anodo non sta lavorando bene. La protezione dalle correnti galvaniche in genere viene sottovalutata da chi non ha barche in metallo, ma la sua efficienza allungherà la vita dell’imbarcazione e vi regalerà vacanze tranquille.


Marco Scanu, diplomato al nautico, conduttore imbarcazioni, si occupa di comunicazione soprattutto in campo nautico.



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