Prima di addentrarci nell’argomento, vogliamo ricordare che, come in tutte le cose, la scelta di un qualsiasi acquisto passa sempre dall’uso che dobbiamo farne.
L’ancora - e tutta la linea di ancoraggio - non fa certo parte di acquisti emozionali (come potrebbe essere la scelta del colore delle tendine della barca) e rientra tra le dotazioni necessarie senza le quali NON si va per mare. Dalla scelta della linea e dalla perizia della manovra di ancoraggio dipende l’incolumità dell’equipaggio e la salvezza della barca. Quindi la PRIMA regola è NON risparmiare su ancora e catena!
Indice
Anzitutto sarà buona norma evitare gli eccessi in peso. Avere un’ancora e una catena sovradimensionate non ci darà più sicurezza ma solo più peso e più problemi. È buona norma fidarsi quindi del cantiere che dimensiona il tutto seguendo un progetto preciso, e attenendosi ai loro calcoli. Col passare del tempo, in caso di sostituzioni, rimanete sulle dimensioni e pesi originali.
ATTENZIONE! Come regola generale, solitamente 1 kg di peso/ancora per metro lineare di imbarcazione è poco, e 3 kg sono troppi. La via di mezzo è la soluzione più intelligente: 2 kg per metro di barca, anche qualcosa di meno se vengono utilizzate ancore di ultima generazione, a tenuta dinamica e con catenaria abbondante.
La SECONDA regola è scegliere un’ancora che possa andare bene per i fondali che battiamo, visto che alcune ancore sono performanti per fondali fangosi, altre vanno bene sulle alghe e sulla posidonia (che risulta scivolosa e compatta), altre ancora sono perfette per le rocce... ma ricorda: NESSUNA ancora sarà adatta a tutti i tipi di fondali!
Un ottima pratica a bordo è quindi quella di avere sempre con sè un’ancora di servizio adatta alla maggior parte dei fondali sui quali navighiamo, e un’altra - detta ancora “di rispetto” - adatta ad un altro tipo. Migliore è la loro forma, minore sarà il peso necessario.
Ultima considerazione: se avete una barca a motore o a vela, farà differenza all’ancora poichè avrete un brandeggio differente. Un motoscafo ha poca carena e molta sovrastruttura, e viceversa una barca a vela. Facile capire quale offra più resistenza al vento.
Ecco le forme di ancore più usate, tra le quali puoi concretamente scegliere per la tua barca, partendo per l'appunto dalle considerazioni fatte in precedenza:
Le ancore galleggianti sono destinate a rallentare e stabilizzare l’imbarcazione in condizioni meteo avverse, tenendo allo stesso tempo la prua (e la poppa) in posizione, così da non avere le onde che colpiscono lo scafo di traverso ed evitaredi avere una barca difficilmente governabile.
L’esperienza vuole che a bordo si debba avere l’ancora principale - "di servizio" - scelta tra quelle elencate, e una "di rispetto". Magari una Danforth in alluminio - leggera e richiudibile - come ancora di riserva per fondali sabbiosi, e una ad ombrello da tenere a poppa - con la sua catena di un paio di metri (per non usurare la cima sugli scogli e dare un po’ di peso alla linea) - da usare per fissare la poppa a terra o per una breve sosta su un fondale roccioso.
Ricorda che a seconda del tipo di fondale in cui si naviga, alcune forme di ancora sono più o meno adatte: migliore è la loro forma, minore sarà il peso necessario per un ancoraggio stabile.
Fondale | Tipo di ancora consigliato |
---|---|
Sabbia | A marre articolate | A cucchiaio |
Fango, limo | A marre articolate |
Erba, posidonia | A vomere |
Rocce, massi | A vomere |
Per modelli di ancore di ultima generazione, la regola empirica dei 2 kg di peso ancora per metro lineare di imbarcazione può ridursi grazie alla loro maggiore efficienza. Risulta fondamentale affidarsi ai parametri indicati dal costruttore dell’imbarcazione o del sistema di ancoraggio. In generale, evitare sovradimensionamenti inutili: un’ancora eccessivamente pesante aggiunge difficoltà nella gestione senza migliorare significativamente la tenuta. Per questo motivo esistono linee guida per un peso minimo dell'ancora, che dipende dalla lunghezza della barca e dalla sua massa.
Lunghezza barca MAX. | Peso barca | Peso ancora MIN. |
---|---|---|
Gommoni, Tender | - | 2 kg |
4 metri | 300 kg | 3,5 kg |
5,5 metri | 800 kg | 6 kg |
6,5 metri | 1'000 kg | 8 kg |
7,5 metri | 2'000 kg | 10 kg |
9 metri | 3'000 kg | 12 kg |
10,5 metri | 4'500 kg | 14 kg |
12,5 metri | 8'000 kg | 16 kg |
16 metri | 12'000 kg | 20 kg |
18 metri | 16'000 kg | 24 kg |
20 metri | 20'000 kg | 34 kg |
25 metri | 30'000 kg | 40 kg |
> 25 metri | > 30'000 kg | 60 kg |
Va ricordato che è perfettamente inutile avere un’efficientissima e costosissima ancora se non sappiamo ancorare. Per imparare bene iniziate a evitare il pagamento della boa nella baia, e cercate di esercitarvi in tutte le condizioni. Il nostro consiglio è di uscire d'inverno, provare, e riprovare ancora!
L’uso della catena è importante quanto la scelta dell’ancora! Filare fuori bordo una lunghezza di catena pari a 3 / 5 / 7 volte il fondale (in base alle condizioni meteo e alla durata dell’ancoraggio) permetterà all’ancora di lavorare con un tiro parallelo al fondale, ottimizzando la tenuta.
Inoltre, il peso stesso della catena che si adagerà sul fondo per parecchi metri permetterà di tenere una sorta di ammortizzatore degli inevitabili strappi dovuti al moto ondoso e che in genere - in assenza di adeguato calumo - determinano lo spedamento dell’ancora stessa o il suo movimento sottovento (cosiddetta "ancora che ara").
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