Quale tender scegliere per la nostra barca?
Il principio per cui nascevano le imbarcazioni pneumatiche andava ricercato nella loro facilità di stivaggio per la quale, finita la giornata al mare le si poteva sgonfiare, smontarne i paglioli, e riporle nella sacca.
Ormai l’idea è stata abbandonata e con essa la peculiarità più interessante del gommone. Rimane come ultimo vantaggio il peso limitato. A parità di dimensione infatti pesa la metà di una barchetta di vetroresina.
Questo è il primo elemento da esaminare. Quanto pesa? Lo devo rizzare in coperta da solo o avrò aiuto? Mi devo organizzare un paranco sotto il boma? Insomma, se abbiamo un tender da un quintale non abbiamo scampo.
Leggerezza vuol dire anche pochi cavalli. Oggi per fortuna esistono motori elettrici con adeguate autonomie e che rendono molto di più di un motore termico. I pezzi poi sono smontabili, fusto, batteria ecc … rendendo il tutto un gioco da ragazzi.
Carena in vtr o carena pneumatica? Pagliolato in alluminio o arrotolabile? Come evidenziato prima, faremo la scelta in base alle nostre abitudini di navigazione.
Vediamo quindi un breve elenco dei pro e contro delle varie tipologie di tender:
- Modelli a carena rigida: alte prestazioni in navigazione, peso sopra la media.
- Modelli a carena pneumatica: (si gonfiano con una pompa come un SUP) leggeri con una buona rigidità, da sgonfi si arrotolano e si infilano nella sacca. Hanno pochi difetti forse il più seccante è lo sforzo per le ultime pompate a mano per mettere in pressione il pagliolato.
- Modelli a chiglia morbida steccata: Leggerissimi e facilmente arrotolabili, non hanno di contro una grande manovrabilità in caso di carico gravoso e vento o mare grosso.
Il materiale della parte pneumatica sarà anche quello determinante, poiché il tender si muoverà molto spesso in acque portuali coi relativi idrocarburi e morchie varie. Poi in genere i tender sono bianchi, se avete un materiale pneumatico poroso o poco refrattario allo sporco oppure un po’ cotto dal sole, passerete le domeniche a pulire aloni e macchie.
In generale i materiali di costruzione dei tubolari pneumatici sono di due tipi: quella con elastomero (mescole o semplicemente neoprene e hypalon o hipatex) o quella con plastomero (il PVC).
Il primo è formato da un triplo strato Hypalon o Hypatex esternamente, tessuto poliestere al centro e neoprene internamente. Facilissimo da pulire e resistente ai raggi UV, costa un po’ di più.
Il secondo non è altro che un tessuto di poliestere “spalmato” sui due lati da PVC ed è un materiale meno nobile, (tipo il telone dei camion) anche se compie generosamente il suo lavoro da decenni.
La scelta, come quasi sempre dipenderà dalle vostre tasche.
Che dimensione scegliere? Sempre più grande di quanto pensiate… non scherzo. L’esperienza vi sarà utile.
Un’ultima cosa, non lasciate il tender incustodito con i sacchi dell’immondizia a bordo. Troverete subito qualche simpatico vicino che vi metterà anche i suoi…
Marco Scanu, diplomato al nautico, conduttore imbarcazioni, si occupa di comunicazione soprattutto in campo nautico.