L’elemento mare è sempre stato uno dei temi sociali più importanti, vuoi perché dal mare proveniamo, vuoi perché dall’acqua nasciamo, vuoi perché di acqua siamo fatti.
L’elemento ancestrale si annida quindi nel nostro subconscio e rimane latente tutta la vita. Il cinema, la settima arte, non poteva rimanere immune da questo fascino genetico e da sempre ha sfornato pellicole che tra flop e successi stellari hanno come tema il mare.
Mare uguale mistero, minaccia, avventura, pericolo, sensazioni tutte che ci ricordano la nostra “animalità”, situazioni che tirano fuori il vecchio istinto di sopravvivenza.
Vediamo di ricordarne qualcuno. (ce ne sono decine di titoli, non me ne vogliano gli esperti del settore per eventuali omissioni)
Il periodo bellico e il dopoguerra americano hanno sfornato decine di film di guerra a tema marino, spesso commedie, cercando sia di instillare nei giovani l’amore per la marina militare americana che lo spauracchio del nemico sempre presente.
E questo atteggiamento non è cambiato nel corso dei decenni successivi. Diciamo che sono stati “film propaganda” da Operazione sottoveste, a Pearl Harbour, Caccia a Ottobre rosso, the Pacific, Battelship, Master and Commander, la saga dei pirati dei Caraibi, Gli ammutinati del Bounty, Dunkirk ecc …
Come non mettere al primo posto Titanic e la sua avventura ripresa in maniera eccellente da Cameron? Le navi che affondano sono un must come il Poseidon nelle varie versioni, La Tempesta perfetta, dove un uomo, col suo equipaggio e il suo peschereccio si trova ad affrontare un viaggio senza ritorno. The day after Tomorrow, altro film catastrofico con un mare che si riconquista il pianeta. Poi 2012, altro film del genere ma solo per ricordarne i più famosi.
La Disney non si è certo sottratta alla legge del fascino del mare e tra La sirenetta, Atlantis, Oceania, Nemo ecc … ha lasciato negli occhi dei bambini ricordi indelebili.
Da Un mercoledì da leoni a Il vecchio e il mare, Le parole che non ti ho detto, Cast away, All is lost, La leggenda del pianista sull’oceano, Mediterraneo, Vita di Pi dove il mare rappresenta l’elemento ideale per macerazioni interiori, maturazioni, cambiamenti, nuovi inizi.
Come detto, oltre che dallo spazio, dal mare arrivano i nemici sia umani che non umani e il cinema si è sbizzarrito anche in questo campo. In primis con Lo squalo, (il primo ancora insuperabile) poi con tutte le variabili dei vari Godzilla per proseguire con The Abyss, Sfera, Leviathan, ma anche un bel thriller, dove il mostro ce l’hai in barca è “Ore 10 calma piatta” con una giovanissima e splendida Nicole Kidman, ecc …
Anche la Tv non poteva sottrarsi al fascino dell’elemento. Tant’è che la serie Bay watch risulta ancora al primo posto come serie preferita, seguita da Lost, una serie ambientata su un’isola misteriosa per finire con Terror una serie nuova (2018) di Ridley Scott, mica uno qualsiasi.
Alcune note recuperate sul web visto che la serie di cui sopra è ancora poco nota in Italia:
"The Terror è una serie tv antologica prodotta da Ridley Scott e ispirata all’omonimo romanzo best seller di fantascienza dell’acclamato Dan Simmons che se la vedi ti passa la voglia di andare al mare. Questo show è in arrivo sul network americano AMC a partire dal prossimo 26 marzo 2018. Il romanzo e la serie tv sono infatti il resoconto romanzato della cosiddetta spedizione perduta del Capitano Sir John Franklin nel 1845. Partito dall’Inghilterra, l’ufficiale della Marina Britannica Franklin voleva attraversare una rotta navale non ancora mai esplorata che collegava l’Oceano Atlantico con quello Pacifico. La nave però rimase bloccata nelle gelide acque dell’oceano e nessuno dei membri dell’equipaggio fu ritrovato vivo.”
Insomma ce n’è per tutti i gusti. Ripeto non me ne vogliate se ho escluso titoli importanti ma ho fatto una ricerca sul web e un’intervista su un gruppo face book e i titoli scelti sono quelli trattati. Un buon diportista sicuramente li ha visti tutti. Anche da un film si possono imparare molte cose (vedi Cast away e All is lost) Quindi, durante i piovosi week end autunnali e invernali, munitevi di un buon DVD, tanto per non dimenticarvi di quanto è bello andare per mare.
Marco Scanu, diplomato al nautico, conduttore imbarcazioni, si occupa di comunicazione soprattutto in campo nautico.