Patente e libretto, prego.
Quante volte ci è capitato di sentire queste due parole, talvolta con tono severo e senza sorriso.
In effetti, guidando la nostra auto può capitare di dimenticare qualcosa ( a me una volta capitò di scordarmi completamente la data della revisione e rimediai quasi 200 euro di multa e il sequestro del mezzo)
Capita, siamo umani è vero. Ma una cosa è una dimenticanza (punita comunque) una cosa è la trascuratezza abituale.
Così per rimanere in tema auto, da molti anni ormai non è più necessario esporre il bollo della tassa di proprietà accanto a quello dell’assicurazione (ormai inutile anche quello) bene, il fatto che non fosse più obbligatorio esporlo, ha portato ad un picco di dimenticanze che si sono trasformate in sanzioni.
In mare è la stessa cosa solo che le sanzioni sono molto più elevate e i militari (Guardia costa) non fanno sconti a nessuno (giustamente).
Allora quali sono i documenti da tenere a bordo, pronti da esibire in caso di controlli?
La prima grande differenza la fa l’area di navigazione.
Se navighiamo lungo le coste nostrane sono i seguenti:
Dichiarazione di potenza del motore o dei motori, oppure il certificato d’uso (se rilasciato prima del 15 settembre 2005).
Certificato di assicurazione R.C. (la polizza corpi o casco non è obbligatoria)
Licenza di esercizio e certificato limitato di RTF, se l’unità dispone di apparato radio (il VHF è obbligatorio per navigazione oltre le 6 miglia) più il certificato radiotelefonista dello skipper o di chi ne fa le veci.
Patente nautica, se ricorre l’obbligo e se l’imbarcazione è immatricolata. (Ricordiamo che la patente nautica, per la navigazione oltre le 6 miglia è sempre obbligatoria, indipendentemente dalla potenza e cilindrata del motore. Per i natanti non marcati CE, per navigazione tra le 6 e le 12 miglia, è necessaria un’attestazione di idoneità alla navigazione entro le 12 miglia rilasciata da un Organismo Notificato, oppure copia del certificato di omologazione e dichiarazione di conformità in originale da cui risulti che l’unità è abilitata alla navigazione oltre le 6 miglia
Licenza di abilitazione alla navigazione. Sulla licenza troverete i dati caratteristici della barca e del motore. Sono poi indicati i limiti di navigabilità (cat. A, B, C, D, vedi sotto, la portata ed il numero delle persone trasportabili. Fate attenzione se affittate la barca che sulla licenza sia riportata l'autorizzazione da parte della Capitaneria allo svolgimento dell'attività di locazione; Le imbarcazioni munite di marchio CE hanno vincoli di navigabilità dettati dalla categoria di progettazione:
Per la navigazione in acque internazionali ed estere i documenti sono quelli sopra elencati, ma devono essere in originale poiché le copie autenticate non sono riconosciute. Per i natanti poi è consigliabile avere a disposizione e poter esibire la polizza assicurativa R.C. contenente il nome del proprietario dell’unità e la fattura di vendita del natante. Nel caso in cui il natante fosse utilizzato da persona diversa dal proprietario, o se la polizza fosse intestata ad altro soggetto, è sufficiente un’attestazione del proprietario, o del titolare dell’assicurazione, rilasciata alla persona che utilizza il natante.
Se la vostra destinazione è uno stato non appartenente alla UE prima della partenza è necessario recarsi presso un ufficio Polmar (Polizia di Frontiera Marittima) per compilare l’apposito stampato ove riportare i dati dell’iscrizione della barca, le generalità dei passeggeri e dell’equipaggio e gli estremi dei loro documenti validi per l’espatrio. Devono essere indicati il porto e la data di partenza ed il porto di destinazione. La Polmar timbra il documento per l’uscita in ottemperanza alle disposizioni di polizia di frontiera relative all’espatrio. E’ consigliabile poi comunicare il rientro in Italia.
Per destinazioni verso paesi esteri è consigliabile inoltre richiedere presso la propria ASL la tessera europea di assicurazione malattia (TEAM). Tale tessera permette di usufruire delle prestazioni sanitarie coperte in precedenza dai modelli E110, E111, E119 ed E128. Tuttavia ci sono luoghi all’estero dove la tessera TEAM non è ancora consuetudine, ed è utile avere con se il modello E111; rimane comunque buona norma, prima di partire, informarsi presso la propria Asl.
Per i paesi extra UE sono a volte richiesti documenti aggiuntivi rispetto a quanto previsto dalla normativa italiana pertanto consigliamo, di informarsi presso il Consolato in Italia dello stato estero di destinazione ed ottenere informazioni più precise ed aggiornate relative all’ingresso, al transito, alla permanenza e all’uscita dalle acque territoriali del paese ospite.
Fonte: web e sito guardia costiera.
Marco Scanu, diplomato al nautico, conduttore imbarcazioni, si occupa di comunicazione soprattutto in campo nautico.