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CORSO VELA: Capitolo 9

CAPITOLO 9: ANDATURE PORTANTI (VENTO DA DIETRO)





Come abbiamo già detto, deludendo le aspettative dei più, l'andatura in poppa (o a fil di ruota) non è quella che ci farà andare più veloci e non è neanche la più stabile.
Perchè?
 
In primo luogo perchè manca l'equilibrio che sino ad ora si era creato fra la forza sbandante del vento e quella raddrizzante dello scafo e dell'equipaggio.
 
Inoltre qui il vento ci spinge e basta, e viene a mancare quasi del tutto il discorso fatto sulla portanza della vela.
 
Ricordatevi ora di sedervi su entrambi i lati (timoniere sottovento-lato del boma) per tenere la barca dritta cercando di controllare l'immancabile e fastidioso rollio.

 
 
A questo punto possiamo aprire completamente la randa appoggiando il boma alle sartie e possiamo aprire anche il fiocco, però sull'altro lato per non rimanere coperto dalla randa. Assumeremo così la posizione a farfalla.

 

Ed ora occhio e massima concentrazione soprattutto con vento forte perchè se continuiamo a poggiare anche di poco, senza accorgercene, stramberemo. Se abbiamo voluto farlo, bene. Altrimenti  ahi ahi sarà una sorpresa, soprattutto (bonk!) per le vostre teste!
 

  

 


La strambata o abbattuta. 

Si chiama strambata il cambio di mure con andature portanti. Traduco: si chiama strambata il cambio di bordo quando abbiamo il vento in poppa (se non capite ripassate la nomenclatura… indispensabile).
 
 
Con un disegno si chiarisce tutto subito.
Seguite la sequenza:
 
1) Gran lasco mure a dritta.


  
2) Poggiamo.
Poppa Attenzione! Randa completamente aperta, fiocco indeciso. Poggiamo ancora.


 
3) Farfalla.
Il fiocco deciso ha già strambato da solo (sempre per primo)sulle nuove mure. E fin qui sapete già tutto.
Poggiamo ancora (poco). Abbassare il cranio!!


 
4) Passa il boma e la randa sulle nuove mure.
 

 
Anche la randa passa sulle nuove mure (se c’è vento è meglio che la rallentate tenendo la mazzetta della scotta e adagiandola sulle nuove mure) e si può dire che la barca ha strambato.
Mettete nuovamente a segno scotte, assetto, deriva e via…
  
La strambata consiste nel cambiare mure (o lato dal quale prendiamo il vento) e quindi direzione.
Ma  anche la virata è così!
E' vero, però la grande differenza sta nella direzione del vento. Nella virata il vento lo avevamo di prua quindi, per virare, dovevamo superare con il nostro abbrivio l'angolo morto dove le vele fileggiano e non portano. Qui la manovra la facciamo con la barca in velocità (vele piene) e, più andremo veloci, minore sarà il pericolo di combinare pasticci (strano ma vero) in quanto in velocità, avendo il vento la nostra direzione, la sua pressione sulle vele sarà minore (vento apparente, ricordate?).
 
Attenzione alla testa però, perchè il boma passa velocemente e spazza tutta la barca. Bonk! Ahia! Meglio rallentarlo tenendo in mano la mazzetta della scotta della randa.
Fate ora attenzione a questi tre consigli per risparmiarvi qualche bernoccolo e qualche bagno.
 
1) La strambata involontaria è la peste nera del velista neofita.
 
Ciò avviene quando, navigando in poppa, non si sta sufficientemente attenti e, in maniera impercettibile, continuiamo a poggiare (N.B anche per un assetto scorretto come potrete leggere di seguito).
Il primo avviso che riceviamo è il fiocco che si mette al centro e poi stramba (sempre per primo) ma, se il fiocco è già sulle nuove mure, dovremo fidarci del timoniere, poverino, che deve "sentire" e prevenire l'errore (molto utile all'inizio il mostravento in testa d'albero, poi non vi servirà più).
Non c'è speranza invece se i vento "salta" o "rifiuta" (e questo difficilmente si può prevedere).
Quindi, ricordate, come si usa dire; a pagare, morire e poggiare c'è sempre tempo! Tenetevi più all'orza se potete e non correrete rischi (anche perché andrete più veloci).
 
2) Appena strambate, la randa passa in maniera decisa e a volte violenta (se non l'avete rallentata con la mano) sull'altro alto e la barca sbanda e orza per reazione.
 
Se orza troppo (straorza) siete fritti, cioè in acqua, in quanto con la randa quasi completamente aperta, appena la barca si inclina, il boma tocca l'acqua e voi non potete più fare niente per sventare se non provare a poggiare disperatamente col timone. Qualcuno riesce a non fare il bagno ma, se il vento è forte, è fatta. Siete in ammollo. 
Per evitare tutto ciò, facile a dirsi, prevenite la naturale tendenza a straorzare dopo la strambata, con un piccolissimo colpo di timone a poggiare appena il boma vi passa sulla testa così da farlo appoggiare delicatamente sulle nuove mure.
Provate, funziona bene!
 
3) Prima della manovra, alzate quasi tutta la deriva tanto più se c'è vento forte. Perchè? Semplice. Se il vostro problema è la  straorzata subito dopo la manovra, alzando la deriva, spostate il centro velico avanti e la barca sarà più bilanciata. E poi, durante una eventuale raffica dispettosa, la barca scarroccerà invece di fare perno sulla deriva e straorzare. O.K.?!
 
Ultima cosa, prima di chiudere l'argomento.
Ricordatevi che se non ve la sentite di strambare, potete ottenere lo stesso risultato virando (ricordate? Sapendo virare potete fare il giro del mondo) solo che avrete bisogno di molto più spazio (vedi disegni).
 
Strambata
                            
 
 
Virata



Ciò non toglie che ogni buon velista deve sapere strambare in sicurezza. Quindi… 

 


Sai rispondere?

  • Perchè in poppa la barca è più instabile? 

  • Cos'è la strambata? Cosa la differenzia dalla virata? 

  • Perchè dobbiamo strambare con la barca alla massima velocità? 

  • Che cosa ci avviserà del fatto che siamo prossimi alla strambata? 

  • Come prevenire la naturale tendenza all'orza dopo una strambata? 

  • Perchè la strambata, soprattutto con vento forte, è meglio effettuarla con pochissima deriva immersa?



Marco Scanu, diplomato al nautico, conduttore imbarcazioni, si occupa di comunicazione soprattutto in campo nautico.



  • Pubblicato il
  • 10/05/2019

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