Viviamo in una società energivora. Le nostre case, i nostri trasporti, le nostre comunicazioni, la nostra intera economia è fondata sull’energia. Siamo tutti legati profondamente ai consumi elettrici e il mondo industriale è vero si è spostato dall’elettromeccanico all’elettronico ma non per questo la richiesta di energia è diminuita, anzi … ne sa qualcosa il nostro povero pianeta.
La tendenza ad avere mille comodità impensabili fino ad una sola generazione fa, ha riempito la nostra vita di spie, caricabatterie, led, telecomandi, prese, spine, bluetooth e via dicendo. Questa tendenza è stata trasportata anche nelle auto e sulle barche.
Così la nostra bella barca si è arricchita di tante comodità che una volta erano solo appannaggio delle classi più abbienti o non esistevano proprio. Oggi è comune trovare su ogni barca di una dozzina di metri: salpa ancore, frigo di bordo, forno, aria condizionata, inverter, pilota automatico, centralina meteo, plotter di navigazione, luci varie, pompe per il wc, maceratori, eliche di prua e via dicendo.
Ma se quando siamo in banchina attaccati alla rete del porto, poco ci importa dei consumi, quando si naviga, soprattutto a vela, è ben altra cosa. Sicuramente navighiamo più facilmente e in gran comodità.
Ma quanto consumano i nostri accessori elettrici ed elettronici di bordo? Abbiamo a bordo una riserva di energia capace di soddisfare le nostre necessità? Sapete che basta il frigo sempre acceso per lasciarvi alla fonda?
Allora se volete stare sicuri dovete fare due cose:
1- Calcolare bene i vostri consumi e arrotondare per eccesso
2- Disporre di una carica totale che superi almeno il 50% del vostro consumo
3- Disporre di un buon caricabatterie.
Preparate un mero elenco delle vostre apparecchiature elettriche ed elettroniche senza scordare nulla.
Prendete i rispettivi libretti di istruzioni e annotatevi la potenza in watt dell’accessorio.
A noi però serve calcolare l’assorbimento in Ampere. Allora dividiamo i watt per i volts della tensione (in genere 12) e otteniamo gli Ampere.
Per esempio un frigo con un motore da 60 watt a 12 volt, assorbe 60:12 Ampere/h. (5)
Ora si moltiplica i 5 ampere/ora per le ore di uso, diciamo 10 e otteniamo l’assorbimento del frigo di bordo: 50 A/h
Certo questo è solo un calcolo di esempio, tutto dipende dall’uso più o meno intelligente delle risorse energetiche di bordo. L’energia delle batterie NON è INFINITA.
Ora procedete a calcolare con il suddetto schema tutte le vostre utenze e vi accorgerete che magari la batteria o meglio, il banco batterie, ha bisogno di un po’ di carica supplementare per non rimanere in rada, però col Prosecco ghiacciato!
Il Caricabatterie
Ecco in aiuto quindi il caricabatteria che non deve mai mancare a bordo. La sua potenza non dovrebbe essere superiore in media al 15-20% della capacità del banco batterie in A/h. Per esempio su un accumulatore di 100 a/h il caricabatteria dovrebbe essere di 15-20 Ampere. In questo modo riusciremo a ricaricare bene le batterie senza accelerare in maniera dannosa il processo di ricarica che deve essere abbastanza lento. (alcune batterie moderne sopportano carichi anche del 40% ma accertatevi bene prima di utilizzarli, potreste trovarvi a dover buttare le batterie)
Poi, se vi ritrovate a ricaricare sempre, ad arrivare a malapena in banchina, allora avete sicuramente bisogno NON DI UN CARICABATTERIA PIU’ POTENTE ma di un nuovo banco batterie perché o sono vecchie e non rendono più bene oppure a bordo avete troppi consumi.
Esistono diversi tipi di caricabatteria in commercio, a 12v, a 24v, con una o due uscite, con controllo elettronico del tipo di batteria o con commutatori manuali, proprio perché esistono diversi tipi di batterie, da quelle storiche di piombo in acido, a quelle al gel, o quelle al litio, quelle collegate in parallelo o in serie (attenzione perché per quest’ultime il voltaggio si raddoppia). Insomma, state attenti e fatevi consigliare da un esperto elettricista. Una volta imparate le regole fondamentali, l’energia a bordo potrà essere uno dei vostri incarichi da amatore.
E soprattutto, se navigate veramente, imparerete ad apprezzare anche la rinuncia a qualche comodità … d’altronde non si va per mare per avere uno schermo al plasma e vedere le serie tv … o no?
Marco Scanu, diplomato al nautico, conduttore imbarcazioni, si occupa di comunicazione soprattutto in campo nautico.