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Passerelle, Croce e Delizia

 

Inutile avere una barca se non ci puoi salire e scendere. La passerella della nostra barca può essere paragonata al ponte levatoio del castello. Puoi decidere tu chi far salire e chi no, d’altronde la barca è una proprietà privata e come tale va preservata da curiosi o malintenzionati.

Tralasciando le passerelle delle navi da diporto con tanto di guardie private in divisa e tappeti rossi con vasi di gardenie, parliamo un momento delle passerelle per navi passeggeri.

Fa parte dell’immaginario collettivo la passerella parallela alla nave che si usava il secolo scorso e che compare in tante fotografie dell’epoca. Questo tipo di passerella, non più in uso, era l’emblema dell’emigrazione, della sconfitta e della speranza.

Oggi quel tipo di passerella non viene più usata e si è optato ormai per una passerella trasversale (per navi medio/piccole) o di torri di imbarco con tanto di soffietto di collegamento (tipo terminal aereo), oppure per le navi traghetto si sale direttamente con l’auto.

Ma quel piccolo pezzo di struttura che ci collega alla terra o alla barca, ha un fascino tutto suo, una sorta di cordone ombelicale tra la “madre” terraferma e la nostra “bimba”, una sorta di terra di nessuno, un confine, una colonna d’Ercole, un limbo sul quale pensare di tornare indietro o lasciare le certezze e partire per l’ignoto.

In genere la passerella delle barche da lavoro è sempre stata costruita da una tavola di legno e un paio di cime. Poi si è passati alla tavola di legno con rotelle all’estremità per non consumarsi sui moli durante i movimenti del moto ondoso. Una volta lasciato il molo la si affiancava alla murata interna e si legava lì.

Oggi le cose sono cambiate parecchio e anche una semplice passerella si è trasformata in un oggetto hi-tech senza compromessi. È molto comune ormai trovarle automatiche, motorizzate, rientrabili, con tientibene a compasso che si apre automaticamente con la fuoriuscita della stessa dal gavone di poppa. Con un semplice telecomando si possono evitare dolori di schiena e pericolose cadute.

L’estate scorsa ho assistito al noleggio di una barca nuovissima, appena arrivata e per questo non ancora allestita a puntino. Una delle cose che mancava era proprio la passerella e il noleggiatore ha approntato una tavola di legno in maniera molto approssimativa.

Durante la visita di consegna della barca la moglie del cliente, una signora avanti con gli anni,  per un  movimento della barca, purtroppo è caduta rovinosamente tra il molo e la barca procurandosi diverse contusioni serie. Inutili le scuse e le proposte compensative. Sono ripartiti il giorno dopo con uno strascico legale mica da ridere.

La passerella è la vostra password per accedere al pc, è il pin del vostro telefono, insomma non va assolutamente trascurata.

Il mercato è ricchissimo di passerelle di tutti i tipi, da quelle appena menzionate, automatiche ed estraibili, rigorosamente inox, a quelle leggere in vetroresina o addirittura in carbonio, in pezzo singolo o addirittura pieghevoli e facilmente stivabili nel gavone di poppa o in pozzetto. Come sempre sostengo, nessuna passerella è perfetta per tutte le barche.

Intanto va premesso che in barca a vela c’è meno spazio e ci si muove di più, quindi la prima grande scelta va fatta tenendo conto del tipo di barca che avete.

Quanti anni avete e quanti anni hanno i vostri ospiti? Una persona anziana difficilmente sarà agile e scattante come un ventenne, avrà bisogno di un tientibene solido, particolare non previsto per le passerelle più spartane.

Altro particolare da considerare è se navigate da soli o in compagnia visto che tirare dentro e fuori una passerella può riservare sorprese.

Ad ogni modo affidatevi al venditore qualificato informandolo delle caratteristiche suddette e non avrete problemi.

E legate la passerella alla bitta d’ormeggio quando siete via. Con le sventolate invernali se ne volano via come niente …
 

Marco Scanu, diplomato al nautico, conduttore imbarcazioni, si occupa di comunicazione soprattutto in campo nautico.



  • Pubblicato il
  • 30/03/2020

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