LE SPEDIZIONI RIPRENDERANNO DOPO IL 7 GENNAIO - BUONE FESTE!!

CORSO VELA: Capitolo 11

CORSO VELA 11: LA REGOLAZIONE DELLA DERIVA





Il terzo elemento da prendere in considerazione durante la navigazione è la deriva.
Come già sapete, questo piano diametrale immerso, agisce con discreta efficacia per contrastare lo scarroccio, inevitabile nelle andature di bolina o al traverso; inoltre la sua regolazione permette un leggero spostamento sempre longitudinale del centro di deriva, consentendo così di "centrare" meglio la barca in navigazione (a terra, potrete farlo spostando leggermente l'albero) va evidenziato inoltre che con l'aumentare della velocità, a parità di rendimento, è necessaria sempre meno superficie di deriva. (Vedi ad esempio: aerei supersonici ali piccole; alianti ali enormi).
 
Ciò premesso, ricordiamo in linea di massima come regolare l'immersione della deriva alle varie andature:

Bolina
Scarroccio massimo quindi tutta giù.
Al limite con vento forte l'alziamo un po’ per favorire un leggero scarroccio sotto raffica e avere la barca meno “orziera”.

 

Traverso
Lo scarroccio diminuisce e noi la solleviamo di circa 1/3.

 

Lasco
Pochissimo scarroccio.
L'alziamo di 2/3 per favorire la direzionalità più che altro.
E' soprattutto adesso che la sua regolazione influirà sul timone, o rendendolo duro e portando la barca all’orza in continuazione se ne abbiamo immersa troppa,  o morbido con una centratura ottimale e con manovre fluide  e veloci, o addirittura se ne abbiamo sollevata troppa avremo una  barca poggiera … quasi ingovernabile. L’esperienza e la sensibilità vanno di pari passo.

 
 
Poppa
Non esiste scarroccio da contrastare.
Quindi, in teoria la deriva non serve.
La terremo comunque immersa di circa 1/3 o 1/4 per favorire la stabilità, limitare il rollìo e migliorare la manovrabilità.



Queste, ripeto, sono solo indicazioni di massima in quanto il miglior giudice è sempre il timoniere che "sente" la barca.
 
Come?
Esempio: se la barca è piatta, veloce, in assetto, e di lasco il timoniere deve sforzarsi continuamente agendo sul timone per non farla orzare; o diamo spi aumentando la superficie  velica a prua, o spostiamo indietro (sollevando un po’ di deriva) il centro di deriva.
Il timone diventerà subito morbido. Ovviamente è tutto  valido anche nel caso contrario.
Un ultimo avviso: senza deriva la barca non governa.

 


 
Sai rispondere?

  • A che cosa serve la deriva? 

  • Perchè più ci allarghiamo dalla direzione del vento, meno ne servirà?

 


CAPITOLO PRECEDENTE - CAPITOLO 10
CAPITOLO SUCCESSIVO - CAPITOLO 12

 

Marco Scanu, diplomato al nautico, conduttore imbarcazioni, si occupa di comunicazione soprattutto in campo nautico. 

 

 



  • Pubblicato il
  • 24/05/2019

Email Newsletter

Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter
  • pagamenti
Le spedizioni riprenderanno dopo il 7 gennaio - Buone Feste!