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CORSO VELA: Capitolo 10

CAPITOLO 10: TECNICA DI CONDUZIONE





Nel condurre alle varie andature la vostra bella barchetta, dovrete prestare attenzione a tre aspetti:
1) L'assetto
2) La regolazione delle vele
3) La regolazione della deriva

 


 

L'assetto.

Per trarre poi voi le vostre conclusioni in barca, partite da questi principi:
La distribuzione del nostro peso a bordo è determinante visto che il peso dell’equipaggio in genere è superiore a quello della barca. (Un 470 pesa 110 kg, due persone da 70 kg con vestiti bagnati pesano 150 kg) 
Come già sapete la barca non dispone di zavorra fissa e voi sarete quindi l’unico peso utile a bordo per contrastare la forza sbandante del vento. 
Avere una barca “ centrata”, cioè che abbia sullo stesso asse centro velico e centro di deriva  è anche una questione di pesi a bordo: peso a prua, barca orziera, peso a poppa, barca poggiera. 
L’assetto della barca va curato sia longitudinalmente (prua-poppa) che trasversalmente (sopravento-sottovento) tenendo presente che le derive sono progettate per navigare piatte e ogni variazione del loro piano ideale determinerà una variazione alla direzione. 
Sulle derive, il timoniere si siede sempre sopravento tranne che in poppa dove si siede sottovento, lato randa, per lasciare spazio e visibilità al prodiere che può controllare meglio lo spi. In tutte le altre andature il  prodiere penserà anche ad equilibrare la barca. Esempio:

Vento leggerissimo
Timoniere sopravento
Prodiere sottovento
Barca leggermente sbandata sottovento
 
Vento leggero
Timoniere sopravento
Prodiere a cavallo della cassa di deriva. Barca piatta
 
Vento medio
Entrambi sopravento.
Eventualmente il prodiere al trapezio. Barca piatta.
 
Vento forte
Timoniere sopravento alle cinghie;
Prodiere al trapezio parallelo all'acqua, ben disteso.
Barca piatta o meglio, se ci riuscite, leggermente sbandata sopravento (poco).
 
E' utile ricordare che i vostri movimenti dovranno essere più delicati e armoniosi possibile, per quanto veloci e che il vostro peso dovrà essere concentrato in un punto solo: state quindi tanto vicini da sfiorarvi le spalle.
Mentre di bolina dovrete posizionarvi a centro barca (nella parte più larga, per avere più momento raddrizzante) man mano che poggiate e aumentate la velocità, spostatevi più indietro per favorire la planata, ma non esagerate altrimenti vi trascinerete della schiuma inutile a poppa e peggiorerete le prestazioni.
La scia dallo specchio di poppa deve uscire piatta e lineare. L'esperienza diretta vi aiuterà.
 



Sai rispondere? 

  • Che importanza ha il vostro peso a bordo? 

  • Perchè è meglio sedersi vicini? 

  • In che modo la distribuzione dei pesi a bordo influenza le prestazioni? 

 

Virate e strambate in Laser: https://www.youtube.com/watch?v=QqEYGjwPiHE
 
Strambata (la seconda si volta dietro sbagliando… sempre guardare avanti): https://www.youtube.com/watch?v=vn4gr2vEccE
 
Assetto perfetto ma con scuffia finale: https://www.youtube.com/watch?v=Yglgqkvu0dc&t=31s
 
Da questi video in slow motion delle classi olimpiche si imparano un sacco di cose: https://www.youtube.com/watch?v=GTPXRRkcAFw

 


 

La regolazione delle vele.

Le vele, come abbiamo già visto, sono dei triangoli sferici  con una porzione di "grasso" distribuita in maniera precisa dal velaio. 
L'unica ma importante modifica che possiamo apportare è quella di variare leggermente la distribuzione e la quantità di questo grasso a nostro vantaggio.
In genere il grasso si trova nella parte inferiore della vela, vicino all'albero (per quanto riguarda la randa vedi zone annerite nel disegno).



Quindi con l'aumentare del vento regoleremo le vele come segue:

Fiocco 


Randa



Inoltre, avendo tesato molto il gratile del fiocco, le sartie saranno molto in tensione, tensione che viene scaricata sulle crocette che completano la pre-flessione del nostro albero. Ultimo accorgimento, il cunningham hole (dal nome del suo inventore), un occhiello posto poco al disopra dell'angolo di mura che, opportunamente armato e tesato, permette di recuperare bene tutto quel grasso che ancora è rimasto.
Ora avete le vele magrissime potete affrontare il vento forte. Per ingrassarle di nuovo, al calare del vento, dovrete fare esattamente il contrario.

 



Sai rispondere? 

  • Dove si trova concentrato il grasso della vela? 
  • Come regolare la randa con vento forte? 
  • Come regolare il fiocco con vento leggero? 
  • Perché vanno regolate così?



​Marco Scanu, diplomato al nautico, conduttore imbarcazioni, si occupa di comunicazione soprattutto in campo nautico.



  • Pubblicato il
  • 14/05/2019

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